Orientare la scelta dei clienti per l’individuazione di un investimento corretto è uno dei compiti principali ai quali ci dedichiamo.
Le variabili produttive sono: materiale, origine del grezzo, dimensione e tolleranze critiche del pezzo.
Molto spesso oggi viene sottoposta una famiglia di pezzi le cui caratteristiche sono simili tra loro.
L’esame prosegue con l’analisi delle quantità ed i lotti di produzione previsti, normalmente annuali. Le ore di produzione disponibili possono offrire un primo dato sul tempo ciclo medio richiesto.
Per ogni pezzo viene individuato un ciclo di lavoro con fasi e parametri tecnologici che terranno conto delle caratteristiche del materiale grezzo e delle relative tolleranze. Questo darà origine ad un tempo ciclo unitario che confrontato con il tempo ciclo medio richiesto fornisce un’indicazione sulla correttezza delle scelte effettuate.
Approfondendo si valuta ora il flusso produttivo che si manifesta attraverso la sequenza dei lotti di pezzi con le relative quantità. Possiamo stabilire il tempo necessario alla produzione di un singolo lotto e la frequenza del riattrezzaggio.
Diventa quindi indispensabile, quanto più i lotti sono numerosi, prevedere tempi complessivi di riattrezzaggio ottimizzati che definiscono un aspetto del grado di flessibilità della macchina.
Il tempo di riattrezzaggio, noto il lotto produttivo, fornisce il tempo unitario di riattrezzaggio che andrà sommato al tempo ciclo del pezzo.
Materiali di difficile lavorabilità possono creare fermi indesiderati della produzione per sostituzione utensili o per la generazione di truciolo lungo nella lavorazione.
Per gli utensili possono essere ipotizzate durate sulla base dell’esperienza dopo aver dotato la macchina di tutti gli accorgimenti idonei per prolungare la vita utensile. Per le macchine non dotate di magazzino utensili potrebbe essere previsti fermi durante l’esecuzione del lotto. Il tempo di fermo macchina va riferito al tempo unitario del pezzo e sommato allo stesso.
Nel caso di macchina dotata di cambio utensile potrebbero essere disponibili “posti” in magazzino per utensili gemelli e quindi il tempo ciclo è già comprensivo della sostituzione utensile.
Alla generazione di truciolo lungo si può ovviare con la nostra tecnologia che renda minimo il fenomeno.
L’automazione e l’integrazione di operazioni secondarie in un’isola di lavoro a sua volta parte di un impianto più complesso, rappresentano l’attività finale nella quale vanno studiate le modalità di arrivo dei pezzi compatibilmente all’autonomia richiesta all’impianto, il ciclogramma compatibile con il tempo ciclo macchina e tempo per le operazioni ausiliarie, se presenti, e le modalità di uscita dei pezzi.
La sintesi parziale (tempo ciclo necessario per soddisfare le esigenze del cliente) di queste attività trova riscontro nel diagramma che rappresenta il legame tra il modello di macchina da noi offerto, il volume di pezzi da produrre ed il tempo ciclo necessario per soddisfare le esigenze del cliente.
Con Picchi, ciascuna azienda può contare su un’ampia gamma di macchinari progettati su misura per ogni specifica esigenza.